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Madeleine milanese

4 gennaio 2011

La pelle lacera del mattino

segnata da contraddizioni atmosferiche,

con i polmoni soffocati nel sonno

da incontri spinti con nebbie feroci

e raptus cannibaleschi

intorno al mio letto ansimante.

Nonostante ciò,

durante lezioni di geografia anatomica

sono riuscito a spiegare al sole:

in mezzo agli occhi

ho una montagna e due caverne,

più giù un pozzo,

via via si arriva fino a un ponte sospeso,

un sesso in eterna costruzione d’amore.

Un commento

  1. come ti capisco….



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