“Quella puttana correva, eccome se correva!”. E giù risate, con il piccolo Chin Ling a guardare con i suoi occhi da mantide quel padre scellerato ridere a crepapelle insieme ai soliti due idioti, Gun-Lai O e Bo-Xi Kai. I ricordi del fabbricante di soia di una piccola cittadina da qualche parte nella Cina occidentale erano infatti l’attrattiva principale per quei due perditempo alcolizzati, l’effeminato Gun e il gigantesco Bo. Cresciuti in campagna ai tempi della Rivoluzione Culturale voluta da papà Mao, non avevano particolare simpatia per la città, eppure almeno una volta alla settimana sentivano il bisogno di andare a trovare il fabbricante di soia. Read the rest of this entry ?
This past weekend, Maureen Dowd branded Bob Dylan a sellout in her Times column for allowing Chinese officials to pre-approve the set list for his first ever concert there, and found the final list to be lacking in political content:
Iconic songs of revolution like “The Times They Are a-Changin,’ ” and “Blowin’ in the Wind” wouldn’t have been an appropriate soundtrack for the 2,000 Chinese apparatchiks in the audience taking a relaxing break from repression. Read the rest of this entry ?