Il pesce Babele e Dio
20 gennaio 2011“Ora, è così bizzarramente improbabile che una cosa straordinariamente utile come il pesce Babele si sia evoluta per puro caso, che alcuni pensatori sono arrivati a vedere in ciò la prova finale e lampante della non-esistenza di Dio.
“Le loro argomentazioni seguono pressapoco questo schema: ‘Mi rifiuto di dimostrare che esisto’ dice Dio ‘perché la dimostrazione è una negazione della fede, e senza fede io non sono niente’. “Ma’ dice l’uomo ‘il pesce Babele è una chiara dimostrazione involontaria della Tua esistenza, no? Non avrebbe mai potuto evolversi per puro caso. Esso dimostra che Tu esisti, e dunque, grazie a questa dimostrazione, Tu, per via di quanto Tu stesso asserisci a proposito delle dimostrazioni, non esisti. Q.E.D. Quod Erat Demonstrandum.’ “‘Povero me!’ dice Dio. ‘Non ci avevo pensato!’ e sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica.
(Douglas Adams – Guida galattica per gli autostoppisti, 1979)
[…] Telesio ne aveva parlato qui. […]
di Autostop nel medioevo « Villa Telesio 9 Maggio 2011 at 08:39