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Festa mobile 2.0

13 luglio 2011

Ernest Hemingway (1899-1961)

di Annalena Benini per Il Foglio

Essere l’ultimo amore di un uomo offre un grande potere: la possibilità di cancellargli il passato (non a tutte riesce: non è riuscito all’ultima moglie di Francis Scott Fitzgerald, e nemmeno a quella di Richard Burton). Essere la quarta e ultima moglie di Ernest Hemingway ha permesso a Mary, per amore, per senso del possesso e del ruolo, per orgoglio coniugale, di eliminare alcune parti fastidiose ed eccessivamente sentimentali da “Festa mobile” (che raccoglie le memorie degli anni giovanili a Parigi, “quando eravamo molto poveri e molto felici”).

“Festa mobile” fu pubblicato postumo e incompiuto nel 1964, e adesso, in occasione del cinquantenario della morte di Hemingway, esce restaurato (Oscar Mondadori, dieci euro), con la reintegrazione, a cura del nipote Sean, di otto capitoli inediti, che all’epoca furono scartati.

(continua su Il Foglio)

2 commenti

  1. Non ti ho vista più, all’Hemingway Caffè Latino…


  2. “Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile”



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