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Appunti

1 agosto 2011

Con particolare partecipazione guardo ciò che non scorre

                 insistendo freneticamente a studiare cosa si nasconde nelle dita

                                                         bada bene, non tra le dita, dentro.  

Aspetto che il freddo porti una lettera di presentazione perché cristosanto, ancora non è ora del nostro sabato.

 Insisto nel pensare che potrei con calma cavalcare un insetto, non troppo grande dicono, sono magro di parole.

magro?

 Potrei accarezzarne il carapace, una schiena nera e chitinosa. Gli insetti non puzzano come i cani, l’importante è stare attenti a non ferirsi con le protuberanze delle zampe.

L’importante è stare attenti, non perdere la concentrazione. Ibuprofene.

In un libro ho trovato delle parole messe a caso, se mi ci fossi messo d’impegno avrei potuto ricostruire una storia

 prima però credo che dovrei ricostruire altro.

Se li schiacci muoiono, ovvio, ma perché farlo se si possono cavalcare?

Le mie falangi hanno delle bocche, sulle nocche, la notte non riesco a dormire

Possibile recitare a soggetto di notte? Strano sarebbe farlo a braccio.

Con particolare partecipazione guardo ciò che scorre, è pur sempre un cambiamento.

2 commenti

  1. allora ci svegliammo, e dorati scarabei pasteggiavano al nostro fianco, fedeli.


    • …certo che siete dei personaggi unici….!!!
      😛
      ..e vi domanderete che ci faccio qui…
      io rispondo che mi garba da morì la vostra Villa!

      un giorno poi mi spiegherete!
      vento



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