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Sogno romano 16

22 giugno 2013

sogno romano

Insieme a Daniela
non so perchè ma la sensazione è
rilassatezza

Siamo sul tetto-cortile di un condominio
una selva di rocce di cemento,
c’è tutto
ci sono finestre e mattoni rossi
ma tutto è disposto
come rocce nella giungla
compresa la giungla

Passa E. vecchio compagno di
adolescenza

e io faccio al mio solito
(mi nascondo e non mi vede)

sale verso casa sua
sono certo che sia casa sua

Daniela ride, qualche tetto più in là
ma i tetti hanno altezza strana
sempre per quel discorso
di rocce nella giungla.

Un bambino un po’ deforme
si sporge da una finestra
e dico:
guarda ora vedrò spiaccicarsi un essere umano
dico che lo voglio vedere
poi mi ritiro
poi guardo convinto

cade
ma era al pianterreno e non sembrava
dunque rimane solo un po’ storto
ma con il suo sorriso ebete sempre vivo

Poi arrivano madre sorella e nonna
del bambino
e la nonna è una zingara giovane
e porta con sé dei sacchetti pieni di piccole margheritine
e le taglia tutte
e poi le mette nell’acqua e dice:
porta fortuna

La madre rimprovera il bambino ebete

E io mi trovo dentro un locale jazz
stile perugino-medievale
con Matteo che adesso sta in Cina
che mi dice: guarda che bella
e ci mettiamo a guardare
una ragazza con un basco
che suona uno strano microfono
e fa suoni per nulla jazz

e sembra ricambiare
(non so se me o Matteo)

Finale confuso
mi lavo le mani
prendendo l’acqua
da grossi bicchieri d’acqua usati

Un commento

  1. se sognava un altro po’, caro associato, mi avrebbe trovato nascosto dentro al bagno del locale, dettando appunti di un nuovo racconto ad uno scarafaggio….che peccato!



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